Sabato 20 e domenica 21 maggio l’Unione Montana Valle Varaita ha aperto la Sala Operativa di Protezione Civile per la gestione delle problematiche connesse alle forti precipitazioni in corso: la sala è stata presidiata dall’assessore con delega alla Protezione Civile, il geologo Gianni Menzio, e dal geometra Paolo Marchetti. L’apertura, dettata da ragioni prudenziali e non da richieste di intervento, è stata decisa a seguito della pubblicazione del bollettino di ARPA Piemonte, che evidenziava una situazione di allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico.
Nei due giorni la Sala Operativa ha mantenuto contatti con la Prefettura, a scopo preventivo, e coordinato le comunicazioni tra i membri dell’unità di crisi, composta da tecnici volontari e da rappresentanti dell’Associazione AIB del Varaita, del Soccorso Alpino, della Protezione Civile, della Croce Rossa/118, e tutti i Comuni del territorio, contribuendo alla gestione delle criticità, che fortunatamente non sono state molte e di non grande entità. In particolare, sono stati effettuati numerosi sopralluoghi in diversi punti critici del territorio, per monitorare gli effetti al suolo e per evitare, tra le altre cose, l’ostruzione di canalette, griglie, ponticelli. Le situazioni più severe si sono verificate a causa di frane che hanno interrotto la viabilità secondaria, isolando per alcune ore l’alto vallone di Gilba, tra Brossasco e Sampeyre, l’alto vallone di Rore, tre borgate di Melle (Berti Aprico, Giusiani Aprico, e l’Isola) e una borgata ad Isasca. Il ponte sul Varaita tra Piasco e Rossana è stato monitorato tutta la notte di sabato a causa di una iniziale preoccupazione, fortunatamente risoltasi in modo naturale. Tutti i residenti nelle località isolate sono stati raggiunti con generi di conforto e per verificarne le necessità, grazie all’intervento dei singoli Comuni e della CRI, e non si sono verificate situazioni di emergenza reale. La corrente elettrica non si è mai interrotta e ciò ha facilitato il mantenimento dei contatti sia con le persone isolate sia tra i membri stessi dell’unità di crisi.
«L’allerta si è rivelata gestibile – dice l’assessore Gianni Menzio –, anche senza dover mettere in campo tutte le risorse a nostra disposizione: si è trattato comunque di un ottimo banco di prova per il nuovo Piano di Protezione Civile Intercomunale, recentemente adottato dalla valle Varaita, e per testare nuovamente la nostra capacità di risposta a situazioni potenzialmente emergenziali, visto che era dal 2009 che non si erano più resi necessari interventi di questo tipo. Sono soddisfatto di quanto siamo in grado di mettere in campo, grazie a buone risorse e a personale costantemente aggiornato e preparato».
Nel corso della perturbazione, si è osservata una distribuzione non uniforme delle precipitazioni, che sono risultate più concentrate nella medio-bassa valle, dove l’apporto idrico proveniente dai bacini di Gilba, Isasca e Valmala ha incrementato la portata del Varaita, che fino al ponte di Valcurta non presentava grosse anomalie, anche grazie alle nevicate in quota. La Sala Operativa è rimasta attiva fino alla sera di domenica 21, quando la situazione, pur non ancora risolta completamente, risultava ampiamente sotto controllo e non richiedeva ulteriori interventi e monitoraggi centralizzati. Per il momento è difficile quantificare i danni complessivi derivanti dalla perturbazione, anche perché un sopralluogo completo sul territorio, che comprende località frequentate soltanto durante la stagione estiva, non è stato ancora effettuato.
«Ringrazio – chiude il presidente dell’Unione Valle Varaita Silvano Dovetta – tutti i membri dell’unità di crisi e i tecnici volontari che hanno presidiato il territorio in questi due giorni delicati, lavorando per tutto il fine settimana per il bene di tutta la valle, e l’assessore Menzio per il coordinamento. Siamo stati fortunati, specialmente se consideriamo quanto è avvenuto altrove in Italia, ma sappiamo di essere in ottime mani in occasioni di eventi come questo. Ci tengo comunque a ricordare che l’Unione è attiva anche sotto il profilo della prevenzione del rischio idrogeologico: lo scorso anno sono stati effettuati importanti lavori a Venasca, Rossana, Isasca e Costigliole Saluzzo».